Nuova Riveduta:

Geremia 22:23

Tu che abiti nel Libano,
che ti annidi fra i cedri,
come farai pietà quando ti coglieranno i dolori,
le doglie come quelle d'una donna che partorisce!

C.E.I.:

Geremia 22:23

Tu che dimori sul Libano,
che ti sei fatta il nido tra i cedri,
come gemerai quando ti coglieranno le doglie,
dolori come di partoriente!

Nuova Diodati:

Geremia 22:23

Tu che dimori sul Libano, che hai fatto il nido tra cedri, quanto gemerai quando ti coglieranno le doglie, i dolori come di donna che sta per partorire!

Riveduta 2020:

Geremia 22:23

Tu che abiti sul Libano, che ti annidi fra i cedri, come farai pietà quando ti coglieranno i dolori, le doglie pari a quelle di una donna che partorisce!

La Parola è Vita:

Geremia 22:23

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Geremia 22:23

O tu che dimori sul Libano, che t'annidi fra i cedri, come farai pietà quando ti coglieranno i dolori, le doglie pari a quelle d'una donna di parto!

Ricciotti:

Geremia 22:23

Tu che siedi sul Libano e fai il tuo nido tra i cedri, che gemiti hai mandato al sentirti sorprendere dai dolori, come dalle sue doglie una partoriente.

Tintori:

Geremia 22:23

Tu che abiti nel Libano e fai il tuo nido sui cedri, come gemerai quando ti verranno dei dolori come i dolori d'una partoriente.

Martini:

Geremia 22:23

Tu, che siedi sul Libano, e fai tuo nido sui cedri, in qual maniera gemerai quando ti verranno i dolori, come quelli di donna nel parto?

Diodati:

Geremia 22:23

Tu dimori nel Libano, tu ti annidi sopra i cedri; oh! quanto sarai graziosa, quando ti verranno le doglie del parto; i dolori, come di donna che partorisce!

Commentario abbreviato:

Geremia 22:23

20 Versetti 20-30

Lo Stato ebraico è descritto con un triplice carattere. Molto altezzoso in un giorno di pace e sicurezza. Molto timoroso in caso di allarme per i problemi. Molto abbattuto sotto la pressione dei problemi. Molti non si vergognano mai dei loro peccati finché non vengono portati all'estremo. Il re chiuderà i suoi giorni in schiavitù. Coloro che si considerano come dei sigilli alla destra di Dio, non devono essere sicuri, ma temere di essere strappati via. Il re ebreo e la sua famiglia saranno portati a Babilonia. Sappiamo dove siamo nati, ma non sappiamo dove moriremo; è sufficiente che lo sappia il nostro Dio. Facciamo in modo di morire in Cristo, e allora sarà bene per noi ovunque moriremo, anche se in un paese lontano. Il re ebreo sarà disprezzato. Un tempo era apprezzato; ma tutti coloro in cui Dio non ha piacere, un giorno o l'altro, saranno abbassati a tal punto che gli uomini non avranno piacere di loro. Chi è senza figli, è il Signore che lo scrive; e chi non si cura di fare il bene nei suoi giorni, non può aspettarsi di prosperare. Quanto poco si può contare sulla grandezza terrena e quanto poco ci si può rallegrare di famiglie fiorenti! Ma coloro che ascoltano la voce di Cristo e lo seguono hanno vita eterna e non periranno mai, né alcun nemico li strapperà dalle sue mani onnipotenti.

Riferimenti incrociati:

Geremia 22:23

Ger 22:6; Zac 11:1,2
Ger 21:13; 48:28; 49:16; Nu 24:21; Am 9:2; Abd 1:4; Abac 2:9
Ger 3:21; 4:31; 6:24; 30:5,6; 50:4,5; Os 5:15; 6:1; 7:14
Ger 4:30,31

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